BARBARA
ERRICO si
avvicina al jazz nel 1988. Si perfeziona ulteriormente al canto Jazz
frequentando numerosi seminari studiando, fra gli altri, con: Bob
Stoloff (insegnante di canto presso la "Berklee School" di Boston),
Jay Clayton (insegnante alla Facoltà di Jazz presso il "Cornish
College of the Arts" a Seattle, Washington) Norma Winstone (gennaio
2000) ed Enrico Rava. Corso di Gospel tenuto da Cheryl Porter.
E’stata selezionata dal maestro Giorgio Gaslini e quindi ha
partecipato nel settembre 2001 al Jazz WORKSHOP di Villa Gomes
“Corso di alto perfezionamento orientato alla musica Jazz” In
possesso del diploma di laurea in fisioterapia specializzata
nell’uso della respirazione nel canto moderno ( l’uso del diaframma
).
P R O G E T T I
Concerto in Castello
L’intento del concerto è stato quello di proporre in chiave
acustica dei classici del Jazz e alcune rivisitazioni di
brani pop. Sono stati così affiancati a pezzi di Ellington,
Gershwin dei pezzi di John Lennon, Paolo Conte e Sade.
Il successo ottenuto ha convinto il produttore Valter Colle
a realizzarne un CD. Il quintetto acustico era composto da:
Barbara Errico voce, Giovanni Maier contrabbasso, Mauro
Costantini pianoforte, Enrico Sartori clarinetto e sax,
Paolo Dal Sacco chitarra.
Riportiamo un estratto delle critiche: “…. Benedetta sia la
fame di jazz! Mai vista tanta gente a un concerto come
l’altra sera in castello per Barbara Errico e i suoi “all
stars” un incontro con le buone vibrazioni e con una voce
splendida che sono di buon auspicio, un preciso segnale
sulla domanda di musica valida e di altrettanto validi
interpreti…….Fin dalle prime note del classico “take the A
train” si è compreso l’affiatamento della band con la voce
duttile, ricca di colori e di timbro….in “it’s only a paper
moon”, in cui Barbara ci ha dato un bell’esempio di
smagliante scat…come pure l’evergreen “My funny Valentine”,
in cui barbara ha osato il giusto confermando maturità
interpretativa e sensibilità vocale non comuni. (Nicola
Cossar, Messaggero Veneto)
Omaggio a Billie Holiday
Progetto nato quale tributo ad una delle più grandi cantanti
di Jazz. I brani proposti nel concerto sono stati per lo più
scritti da Billie Holiday ed alcuni di questi vengono
brevemente illustrati, cercando di delineare il percorso
culturale dell’epoca e personale dell’artista.
I musicisti che hanno preso parte al concerto sono: U.T.
Gandhi alla batteria, Giovanni Maier al contrabbasso e Mauro
Costantini al pianoforte.
Ecco alcuni stralci delle critiche: ….recital ricco di
tenerezza, di umori jazz, di rispetto, di qualità vocale
cristallina…Barbara ci ha dipinto con tinte ora forti ora
drammatiche, ora solari ora ricche di geniali chiaroscuri …..dobbiamo
dire grazie alla nostra cantante per questa serata… per il
percorso culturale, ma anche e soprattutto per l’anima che
ha messo in ogni interpretazione, tutte ricche di sfumature,
rispetto, dolore, speranza, sogno, fino a quando Billie si
.. aggiunge a lei per il saluto conclusivo. Due voci
diverse, ma una sola sincerità. (Nicola Cossar, Messaggero
Veneto)
POESIA IN JAZZ La musica Jazz come fonte di ispirazione della poesia, la
poesia come ispirazione per l’improvvisazione jazz. Il
Concerto punta solo all’intenzione di fondere alcuni testi
di ispirazione anni trenta di poeti d’avanguardia che hanno
scritto di Jazz (Ivan Jablowsky, Massimo Bontempelli, Cami,
Yes). con la musica Jazz, senza avere pretese di effettuare
percorsi storici. Le musiche scelte sono della seconda metà
del nostro secolo e vanno da “The dry cleaner from des
moines” di Charles Mingus e liriche di Joni Mitchell, “Why
don’t you do right” di Mc Coy a “Resurection Blues” (Tutu)
di Miles Davis e liriche di Cassandra Wilson.
Le letture sono state interpretate dall’attore Massimo
Somaglino.
I musicisti che hanno preso parte al concerto sono: U.T.
Gandhi alla batteria, Giovanni Maier al contrabbasso e Mauro
Costantini al pianoforte.
Ecco alcuni stralci delle critiche tratti da quotidiani
regionali: "Due grandi voci e tre musicisti di caratura
internazionale hanno emozionato l’altra sera il Palamostre
gremito di ogni ordine di posti: la vocalist Barbara Errico
e l’attore Massimo Somaglino con la complicità di Mauro
Costantini alle tastiere, Giovanni Maier al contrabbasso e
U.T. Gandhi alla batteria hanno saputo far vivere di luce
propria un ardito progetto della “Lady in red” del jazz
friulano e italiano cioè la simbiosi fra alcune poesie
create da futuristi italiani:…..e immortali
composizioni:……stupefacente gioco di scat che ha il punto di
forza nell’ampio registro della singer e nella sua capacità
di cesellare acuti e sovracuti con dolcezza e imperiosità al
contempo. Nelle “songs” la Errico ha messo in luce una
vocalità suadente, potente e “white” che è divenuta più
“nera” nel gioco dell’improvvisazione. Se proprio dobbiamo
cercare un punto di riferimento di questa artista che è
senza dubbio fra le migliori interpreti jazz italiane, lo
troviamo più nell’eccletismo della Fitzgerald….Non cerchiamo
etichette per la Errico, in quanto il suo modo di
interpretare e quanto mai personale, diretto, sanguigno e
lineare e non è classificabile.” (Giuliano Almerigogna,
Messaggero Veneto)“…Sembra un binomio di difficile attuazione, eppure è il
coraggioso quanto riuscito progetto messo in cantiere da
Barbara Errico, vocalist udinese tra le più apprezzate
assieme ad alcuni pezzi da novanta del jazz friulano.La
cantante ……ha passato l’altra sera a pieni voti –in un
Palamostre affollato- l’esame ….Barbara Errico, equilibrata
come sempre anche più “calda” del solito in alcuni brani…..”
(Andrea Ioime, Il Gazzettino)
AFRO BLUE
Questo spettacolo è stato presentato nell’ambito di UDIN&JAZZ
nell’anno 2005 è legato al mondo della musica, della poesia
e della cultura afro-americana. L'intento è quello di
esplorare vari mezzi espressivi oltrepassando le barriere
tra cultura accademica e popolare, tra i "generi",
cercando quindi di fare cultura e, perché no, di
insegnare cercando di stimolare il pubblico ad un
percorso storico, culturale ed interiore. La musica jazz affonda le sue radici nel
patrimonio tradizionale della musica afroamericana: essa
amalgama in realtà tratti residui della musica
dell'Africa occidentale.
Partendo quindi dalla musica Jazz Barbara
Errico ha voluto intrapprendere questo viaggio culturale
alla ricerca ed alla riscoperta delle radici della musica e
della cultura afroamericana insieme a Paolo Dal Sacco,
Sergio Rizzi e Massimo Nicoletti supportata dai ritmi delle
officine ritmiche dirette da Roberto Lugli e dalla voce
dell'attrice SERENA DI BLASIO che leggerà dei testi di poeti
afroamericani (Ndjock Ngana, Langston Hughes, Matial Sinda,
Carl Sandburg, Richard Rive) con il rapper Tubet dei dlh
posse e la ballerina ed insegnante di danza hip hop Sara
Nacson.
L' intento è quindi quello di riscoprire le origini della
musica e della cultura nera partendo dall'america dove la
musica blues, spirituals e ragtime è sono mescolata con
altre culture nel resto del mondo ritornando alle radici
musicali e culturali "Black" immergendosi gradualmente nei
suoni, nei ritmi e nei colori dell'africa supportata anche
dalle parole di alcuni poeti afroamericani cercando di
trovare dei punti di incontro ma soprattutto nuove strade di
espressione.
“Barbara Errico entusiasma con il progetto AFRO BLUE ….un
affresco ben riuscito e da colori accesi sulla cultura e sul
canto black….La Errico ha una vocalità solare soul-Jazz
ricca di freschezza e di eleganza, con la quale comunica
belle emozioni anche ai non addetti ai lavori…..E’straordinaria
laddove dipinge con scat, shout vibrante e momenti
diplofonici pezzi come aint’ no sunshine di Bill Withers ……è
una vocalità molto elastica quella di Barbara che non
esclude mai il soul-pop di classe tipo Whitney Houston,
Diana Ross…….tenendo però ben a mente le grandi lezioni di
Sarah Vaughan….Ottima anche la ricca band che ha interagito
con Barbara…….e le incredibili Officine ritmiche gruppo di
percussioni fra tribalità e avanguardia diretto
dall’eccellente Roberto Lugli……Una proposta vincente che ha
entusiasmato i presenti…” (Giuliano Almerigogna, Messaggero
veneto)
“CANZONE PER TE” OMAGGIO A SERGIO ENDRIGO
Questo progetto è stato presentato da Barbara Errico per
UDIN&JAZZ Bruno Cesselli ha curato tutti gli arrangiamenti
dei pezzi proposti. I musicisti che hanno accompagnato
Barbara Errico sono: Bruno Cesselli al pianoforte, Ares
Tavolazzi al contrabbasso e Luca Grizzo alle percussioni.
“….già per un cantante di musica leggera è difficile
rendere lo spirito errante di Sergio Endrigo….Barbara Errico
ha capito in toto ed è riuscita a cogliere l’anima jazz di
sergio…..i tre con gli arrangiamenti di cesselli freschi e
spiazzanti hanno creato un interplay eccellente sulla quale
la errico ha saputo adagiare la sua vocalità cristallina
dall’ottima scansione del testo e l’altra sera estremamente
misurata nel gioco delle dinamiche…..Il pubblico attento e
folto ha gradito molto la proposta fatta con passione,
limpidezza e forza comunicativa ….Un progetto “Canzone per
te” che va oltre il jazz alla ricerca di quelle altre
emozioni che endrigo ha suggerito nell’ultimo brano da lui
composto e cantato in pubblico……applauso caldo al termine
rose bianche per l’artista e pur essendo stati in piazza ci
è sembrato di uscire da un teatro, costruito con la fantasia
e le emozioni offerte dagli artisti in scena. Attendiamo il
disco…..Lode per aver affrontato con umiltà e rispetto un
repertorio che è ricco di suggestioni, vivendolo senza
forzature. (Giuliano Almerigogna, Messaggero veneto)
C o l l a b o r a z i o n i p r o f e s s i o n a l i
Collabora con vari studi di registrazione locali
per l'incisione di spots pubblicitari e per l'incisione di
dischi genere discoteca. Nel 1988 per l’incisione del disco "Premi Friul 88"
promosso da Radio Onde Furlane. Nel 1995 per l'incisione della versione cantata del
successo internazionale "Children" di Robert Miles.
P u b b l i c a z i o n i d i s c o g r a f i c h e
Nel 1997 viene prodotto dall’Associazione Musica e Teatro
dell’Università di Udine e pubblicato per l’etichetta NOTA
di Walter Colle, il CD "Barbara Errico Jazz Quintet".
Ecco alcuni stralci delle critiche : "è il cd di Barabara
Errico e del suo quintetto, un albun coraggioso. Perché?
Perché in un disco dal vivo la rete non c’è…il repertorio
scelto dalla bravissima cantante udinese è di quelli da far
tremare i polsi per la fama che accompagna i brani proposti
nel disco…Barbara è una delle migliori voci che il jazz
friulano abbia mai prodotto, ....la dolcezza del timbro, la
sicurezza maturata anche sullo scat, la sincerità di intenti
in ogni brano, l'assoluto rispetto dei patners-amici, con i
quali l'interplay è risultato perfetto in ogni frangente, in
ogni spazio improvvisato. Stile. Come si conviene ad una
Lady del Jazz... ” (Nicola Cossar, Messaggero Veneto)
".... la performance del quintetto di Barbara Errico riesce
a mantenere tutto il valore della versione originale ... c'è
solo una grande voce, duttile e avvolgente, quella di
Barbara Errico, e un gruppo di musicisti in grado di
assecondare e seguire le evoluzioni della vocalist.” (Andrea
Ioime, Il Gazzettino)
Nel 2002 viene inserito, nel CD “Canzoni di Confine”, un
brano scritto da Barbara Errico in qualità di cantautrice.
Il CD è stato registrato durante la manifestazione “Canzoni
di confine” organizzato da Sergio Endrigo.
Nel 2003 viene inserita in un progetto discografico
“Cjantant Endrigo” promosso da Sergio Endrigo.
A t t i v i t
A' c o l l a t e r a l i
Insegna canto moderno e canto Jazz (tra i suoi
allievi la cantante di Monfalcone ELISA) Tiene seminari su tecniche di improvvisazione
vocale. Tiene lezioni concerto (dalle origini del Blues al
Jazz) presso le scuole medie e superiori della regione F.V.G. Tiene corsi e seminari e laboratori sulla tecnica e
dizione vocale. Tiene corsi di impostazione vocale sull’uso della
respirazione nel canto moderno. Tiene seminari sull’improvvisazione vocale e studio
del ritmo.
Presidente dell’associazione culturale femminile di cantanti
regionali. Concerti effettuati: "CALENDIDONNA" 2006 e 2007,
MANIFESTAZIONE organizzzata dal Comune di Udine.
R i c o n o s c i m e n t i
Votata dalla rivista “Musica Jazz” gennaio 99 come
“miglior nuovo talento” nel referendum Top Jazz ‘98