La band dei ROMANO BROS
nasce ufficialmente nel
settembre del 1999 da un’idea di Angelo Romano, pianista,
chitarrista e voce del gruppo nonché autore delle canzoni,
il quale, essendo figlio d’arte, dall’età di quattro anni
cresce e vive di musica. La formazione vede alle percussioni
e alla seconda voce Marco Romano, fratello minore di Angelo.
Il loro genere musicale è essenzialmente pop-rock italiano
che ogni tanto fa l’occhiolino al funk e al jazz ed è
fortemente influenzato dalle sonorità popolari e dalle
ritmiche etniche mediterranee. Essendo tutti onnivori di
musica ascoltano di tutto, senza alcun pregiudizio musicale,
infatti, in seno al gruppo non si predilige un genere
particolare né tanto meno autori, interpreti, gruppi o
cantanti, per certi versi, etichettati. Per quanto riguarda
l’origine del nome, il significato sta proprio nel nome
stesso della band: “Romano” è il cognome di Angelo e Marco,
fondatori del gruppo, “Bros.” è semplicemente il diminutivo
inglese di “Fratelli”, termine generalmente impiegato per
società familiari solitamente commerciali come ditte,
industrie, aziende etc.
I testi delle loro
canzoni sono in prevalenza autobiografici e traggono spesso spunto
da storie e da esperienze personali di vita vissuta, ispirati quasi
sempre da tutto quello che li circonda; testi talvolta ironici,
talvolta surreali dove molte volte si gioca anche con le parole. A
volte sono delle vere e proprie introspezioni o trattano tematiche
difficili come la guerra, il razzismo e la mafia o riflettono sulle
problematiche giovanili e sui dilemmi sociali come l’alcol, la droga
e la solitudine; timidi tentativi di disapprovazione a tante
ingiustizie, ma che non hanno mai velleità moralistiche, religiose,
politiche o di parte; considerazioni spinte il più delle volte da un
forte spirito di denuncia, un modo, forse, per sfogare certi
risentimenti.
L’amore è un
sentimento inevitabile che si riscontra sovente nelle loro
canzoni, con piccole storie di amori e di delusioni ma anche
di sogni e di speranze. Angelo nasce a Piazza Armerina (En),
cittadina turistica dell’entroterra siciliano conosciuta in tutto il
mondo per i famosi mosaici della "Villa Romana del Casale", sito
archeologico patrimonio dell’umanità. È proprio da questa città che
egli comincia fin dalla tenera età la sua sperimentazione musicale,
inizialmente spinto dallo zio sacerdote e organista don Paolo Romano
che lo instrada agli studi classici di pianoforte, per passare poi
allo studio della chitarra, seguendo così le orme del papà, Pippo
Romano, noto chitarrista degli anni ‘60 e ‘70. All’età di otto anni
Angelo, affiancato da un'inedita sorellina corista Santina e da un
minuscolo Marco che emette i suoi primi vagiti, partecipa vincendolo
per tre edizioni di fila al "Festival Siciliano delle Voci Bianche".
Dai quattordici ai diciassette anni circa è l'organista ufficiale
della Basilica Cattedrale di Piazza Armerina.
Proprio in questo
periodo, irrorato da un certo fervore poetico e favorito da
una particolare timbrica vocale, comincia a comporre le
prime canzoni di cui è autore sia delle musiche sia dei
testi. Prima di formare i Romano Bros. Angelo milita in
parecchi gruppi musicali come negli "Auster", stimata
pop-band locale di fine anni ottanta già formata dagli amici
Pino Leto, Mario Arena, Daniele Arena e Gaetano Trovato. È
con loro che incide il suo primo indimenticabile 45 giri
intitolato, guarda caso, "Vivo di Musica".
Marco nasce a Piazza Armerina e come il fratello inizia
anch’egli giovanissimo la sua avventura nel mondo delle
sette note, dapprima studiando pianoforte e clarinetto,
facendo parte per un breve periodo del corpo bandistico
della sua città, poi passando allo studio della batteria e
delle percussioni, quest’ultime divenute una sua
peculiarità. 1990 Angelo, già coadiuvato da un esordiente
Marco, vince il premio "Mosaico d'Argento", un riconoscimento
all'attività artistica e professionale di musicisti, cantautori ed
interpreti della provincia. Nello stesso anno si trasferisce per un
lungo periodo nella riviera romagnola, dove inizia una fortunata
esperienza come solista, esibendosi nei più prestigiosi piano-bar e
night-club della zona.
1993 Dopo una piccola parentesi sulla costiera amalfitana,
si sposta nel capoluogo lombardo. Milano rappresenta una
tappa molto importante per la sua formazione professionale,
infatti, è proprio qui che cominciano le prime
frequentazioni con affermati musicisti professionisti; una
in particolare è col batterista, amico di famiglia, Ninni
Navarra, con il quale darà vita ai "Najima", un progetto
musicale imperniato su opere pop sperimentali. Da questo
momento in poi Angelo alternerà l’assidua attività di gruppo
con quella solistica, quest’ultima in modo particolare per
le sue già collaudate performance di "One Man Band". Nel
frattempo partecipa anche a programmi televisivi di
emittenti regionali e TV nazionali, riscuotendo un notevole
successo da parte del pubblico soprattutto per il
temperamento e per l’espressività delle sue singolari
esibizioni.
1996 Angelo e Marco subiscono la grave perdita del papà,
venendogli a mancare, oltre la figura paterna e l'affetto
del genitore, anche una guida spirituale e un riferimento
sia artistico sia umano. Solo allora, per un già espresso
desiderio del padre, si pongono le condizioni per costruire,
assieme, la prima base di una vera e propria band.
1997 Iniziano l’auto-produzione dei primi due singoli
inediti: "Il Mio Giardino" e "Un Chiodo Fisso", partecipando
a numerosi festival regionali e concorsi nazionali come alle
semifinali del "Festival di Castrocaro" e de "l’Accademia di
Sanremo". Da qui seguono altre formazioni musicali
d’importante rilievo nella carriera professionale dei
fratelli Romano come i "Joe’s Garage", cover band foggiata
assieme al veterano cugino batterista Pippo Romano Jr., dove
Angelo mette in evidenza l’animo blues unito ad uno spirito
rock, altri due aspetti rilevanti della sua personalità
musicale; i "Mascalzoni latini", gruppo con il quale fondono
i vari generi musicali trattati in precedenza dagli artisti
in questione fino ad arrivare ai "Replay", consolidata
ultima formazione che ben presto tramuterà il nome con
quello definitivo di Romano Bros.
1999 I due fratelli approdano nella capitale. A Roma sono
seguiti nella produzione di un Cd-promo dal noto musicista
capitolino Stefano Sastro, socio-fondatore della "Windy
Music", docente dell’"U.M." (Università della Musica di
Roma) e collaboratore di molti big della canzone italiana
tra i quali Alex Britti.
Quest’ultimo, frequentando gli
stessi studi di registrazione invita Angelo, Marco e l’amico
e collega Andrea Bilello a figurare nel cast del videoclip
de "La Vasca", brano di gran successo dell’artista romano.
2000 Parte una lunga tournèe live che porta i due artisti
armerini a percorrere tutta la Sicilia che senza sosta
attraversano di lungo in largo per circa due anni, riuscendo
a toccare le 250 serate nel solo primo anno; un vero e
proprio record premiato da una inaspettata lettera di
riconoscenza da parte della S.I.A.E. (Società Italiana degli
Autori ed Editori).
2003 Tornano negli studi di registrazione per la produzione
di altri due singoli meritori: "Buon Compleanno" e "Un Uomo
Solo" e partecipano a tre importanti manifestazioni di
livello nazionale: al "Festival di San Marino", dove,
premiati dalla critica, arrivano in finale; al "Premio
Lunezia", dove vincono nella categoria giovani autori
sezione band e al "Tim Tour", dove conquistano il primo
posto nella tappa regionale, esibendosi così alla finale nazionale
di Milano, in piazza duomo, davanti a più di 30mila persone.
A novembre dello stesso anno partono per una
tournèe che li vede impegnati oltre che in Italia anche
all’estero.
2004 Presso gli studi dello "Start Group" di Roma, sotto la
direttiva del musicista-fonico Eugenio Vatta portano a
termine la produzione del loro primo Cd intitolato "Figli
Degli Anni ‘70", album che contiene otto brani inediti tra i
quali uno in caratteristico dialetto piazzese. Il disco
vanta la partecipazione di musicisti di calibro nazionale
come il già citato tastierista-programmatore Stefano Sastro,
il batterista Lucrezio De Seta, il bassista Lorenzo
Feliciati, il trombettista jazz Fabrizio Bosso e il
sassofonista jazz Angelo Trane; a questi si aggiungono gli
amici di sempre: il già citato tastierista e programmatore
Andrea Bilello e il chitarrista Massimo Paratore.
2005 Esce la doppia compilation "Premio Lunezia", prodotta e
distribuita in tutta Italia da Rai-Trade, Alfamusic e Lucky
Planet, contenente il primo singolo ufficiale dei Romano
Bros. (già "Replay") "Buon Compleanno", brano già vincitore
assieme ad altri 11 emergenti, del premio omonimo; il
cofanetto contiene anche i brani dei 15 big vincitori del
premio tra i quali figurano Vasco Rossi, Claudio Baglioni,
Biagio Antonacci, Carmen Consoli etc. Nell'ottobre dello
stesso anno partecipano alle finali nazionali del "Biella
Festival", concorso che assieme al "Premio Tenco", al
"Premio Lunezia" e al "Premio Recanati" è uno dei più
importanti riconoscimenti al cantautorato italiano. Gli artisti,
primi siciliani nella storia del festival, hanno presentato il brano
"Un Uomo Solo", prescelto dalla commissione artistica ed inserito
nella compilation omonima della kermesse piemontese.
Nel mese di novembre viene
presentato al M.E.I. (Meeting delle Etichette Indipendenti),
il loro primo videoclip del brano "Buon Compleanno", girato
a Bologna dal regista genovese Andrea Dalpian.
2006 In contemporanea alle loro performance siciliane, sono
in giro per l’Italia a promuovere il loro disco pubblicato
l'8 luglio dall'etichetta discografica indie InArte Records.
La band e composta da Angelo alla voce, alla chitarra
acustica e al piano, da Marco alla voce e alle percussioni,
da Andrea Bilello alle tastiere e programmazione, da Enzo
Augello alla batteria, da Salvo Pagnotta al basso e da
Placido Salamone alla chitarra elettrica.
2007 Nel mese di marzo con tutta la band partecipano alle
semifinali del "Musicultura Festival" di Macerata (ex Premio
Recanati), uno dei più prestigiosi festival italiani dove
portano un brano in dialetto siciliano intitolato “San
Martinu”. Quest’ultimo entra nella rosa dei 44 brani
prescelti dalla commissione artistica su una selezione di
1.500 proposte provenute da tutta la penisola. Nel mese di
maggio partecipano al prestigioso concorso nazionale “Premio
Canzone d’Autore” di Brescia, dove vincono il premio come
“Miglior Testo”, aggiudicandosi una borsa di studio che gli
permetterà di studiare presso la “Hope Music School” di
Roma. Nel mese di giugno parte la tournée estiva che li vede
esibire in varie piazze siciliane suonando i brani del loro
disco e facendo uno speciale tributo a Vasco Rossi,
proponendo alcuni successi del rocker di Zocca.
Per l'occasione cambia la formazione della band che vede
Angelo alla voce, alla chitarra acustica e al piano, Marco
alla voce e alle percussioni, Andrea Bilello alle tastiere e
programmazione, Massimo Paratore ed Alfredo Longo alle
chitarre elettriche, Gianpaolo Lombardo alla batteria e
Biagio Martello al basso. Assieme a quest'ultimi nel mese di
agosto aprono i concerti siciliani dei Righeira, famoso duo
torinese che negli anni '80 ha spopolato in tutta Europa con
hit come "Vamos a la playa", L'estate sta finendo", "Non
tengo dinero" etc. e tornati alla ribalta col nuovo album
intitolato "Mondovisione". A settembre, in contemporanea
alle loro performance isolane, hanno il grandissimo onore di
aprire il concerto-evento siciliano del grande cantautore
bolognese Lucio Dalla e un concerto del noto cantautore
milanese Fabio Concato.